Un Premio di Memoria e Coraggio: a Fossoli l’onore di Stefania Battistini
L’11 aprile, tra le mura silenziose e cariche di storia del Campo di Fossoli, è stato consegnato alla reporter Rai Stefania Battistini il Premio Odoardo Focherini 2025. Una cerimonia intensa, animata da un profondo senso di responsabilità civile: Paola Focherini — figlia di quell’Odoardo che sacrificò la vita per salvare chi fuggiva dalla persecuzione — ha voluto consegnare il riconoscimento a chi, con coraggio e rigore, ha portato alla luce l’orrore della guerra in Ucraina senza mai piegarsi.
Il premio, nato per celebrare la libertà di stampa, si è svolto nell’ambito del convegno “Libertà di stampa e democrazia. Testimoni di ieri e di oggi”. Prima della consegna, i partecipanti hanno attraversato insieme le baracche del lager, luogo di transito di Primo Levi, Nedo Fiano e dell’illustre Odoardo Focherini. Accanto a Stefania Battistini, Pier Paolo Pedriali, presidente dell’Associazione Stampa Modenese, e Francesco Manicardi, nipote di Focherini, hanno ricordato come la parola libera sia un bene inestimabile, che conserva intatto il potere di farci guardare al passato per costruire un futuro più giusto.
Il sindaco di Carpi Riccardo Righi, Manuela Ghizzoni per la Fondazione Fossoli e l’arcivescovo Erio Castellucci hanno ribadito quanto sia fondamentale difendere l’informazione da ogni tentativo di silenziamento. I loro interventi hanno richiamato l’impegno di quanti, come Odoardo Focherini, hanno messo a repentaglio la propria esistenza per salvare altre vite: un impegno che oggi, attraverso il lavoro di Stefania Battistini, trova nuova voce.
A pochi giorni dalla cerimonia, è arrivata da Mosca una dura reazione del Ministero degli Esteri russo, che ha definito il premio una “presa in giro della memoria delle vittime del fascismo” e ha bollato i reportage di Battistini come meri “strumenti di propaganda”. Le parole di Maria Zakharova hanno acceso un dibattito che, invece di indebolire il valore dell’iniziativa, ne ha rafforzato l’importanza: è proprio nei momenti di contrapposizione più accesa che si misura il peso della verità.
Tutti gli enti promotori — dall’Associazione Stampa Modenese alla Diocesi di Carpi, fino all’Ordine dei Giornalisti e alla Fondazione Fossoli — hanno immediatamente espresso “pieno sostegno” a Stefania Battistini, sottolineando come l’indipendenza e il rigore professionale siano baluardi imprescindibili di ogni democrazia.
A Stefania, che continua a raccontare le storie più dure con onestà e umanità, va la nostra più sincera solidarietà: il suo impegno ci ricorda che difendere la libertà di parola è un atto di pietà verso chi soffre e un gesto di speranza per chi verrà.