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“Conversando insieme si intrecciano storie”. Un nuovo progetto per gli stranieri a Carpi

La Redazione di EroStraniero insieme all’Associazione Grandangolo e ai volontari della scuola di italiano

di Valeria Magri

Lavorare con gli stranieri a Carpi non è cosa nuova. Sappiamo bene quanto questa città ci tenga a far si che chi abita nel suo territorio si senta inserito nella comunità carpigiana. Per questo se analizziamo il passato scopriamo quante iniziative, eventi, sono stati fatti a favore degli immigrati ma soprattutto quanta la ricchezza trovata nelle differenza di origine, certamente non sempre facile da gestire. Comunque, da non dimenticare, è l’impegno e la volontà dei carpigiani nel compito di accogliere chi proviene da altri Paesi, nell’ aiutarli nell’inserimento in una nuova realtà a cui sono approdati.

Vogliamo qui riportare il grande onere e responsabilità del Volontariato di Carpi, ad esempio la scuola di italiano per stranieri che ha 185 iscritti distribuiti in 14 classi di lingua e tre classi di cucito.

Noi volontari della redazione del giornale EroStraniero abbiamo pensato un progetto che ci vede in collaborazione con i volontari della scuola di italiano per stranieri. Il progetto proposto ai volontari prevede alcuni momenti laboratoriali rivolti agli stranieri, in classe o fuori dalla classe, sulla narrazione e la scrittura autobiografica partendo dal loro Paese d’origine. Per noi significa maggiore conoscenza degli stranieri, per loro la possibilità di incontrarsi in momenti di conversazione dove la lezione diventa dialogo e scambio tra diverse culture. Il laboratorio tenuto da Valeria Magri redattrice, esperta in metodologie autobiografiche contempla anche la presenza di Danilo Baraldi con un suo progetto che si integra con quello di Valeria. Presidente dell’associazione fotografica Grandangolo di Carpi, Danilo lavorerà con gli stranieri attraverso l’uso delle fotografie. “Le fotografie – dice Baraldi – sono una fonte inestimabile di storie che vale la pena far conoscere a tutti”. Sentire le loro voci è per noi importante, ascoltarli significa dare valore alla loro storia e alla loro persona. In tutto ciò la foto può suscitare ricordi lontani e aiutare la persona a guardarsi forse anche con occhi diversi, con quelli di chi oggi vive in una altro Paese, con tutto ciò che questo può significare quando si intraprende un viaggio di questo tipo, verso nuovi approdi.

Il percorso partirà a febbraio per terminare a maggio.

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