India da scoprire. Una esperienza pregnante
Bella e affascinante

India, una federazione di stati grande dieci volte l’Italia, con più di un miliardo e quattrocento sessanta milioni di abitanti, di cui il 40% ha meno di 25 anni. Bella e affascinante, ma anche piena di contraddizioni. Delhi è l’emblema di queste contraddizioni. Una metropoli che conta più di ventotto milioni di cittadini. Nella quale ogni anno si riversano dalle campagne numerose famiglie in cerca di fortuna e giovani che vi giungono per studiare e costruirsi un futuro diverso da quello rurale.
I quartieri popolari sono un formicaio di persone che tra rifiuti urbani, impianti elettrici precari e un caos stradale indescrivibile si barcamena per sbarcare il lunario. Percorri alcune strade ed una rotonda ben curata ti immette nel quartiere di New Delhi. Una zona poco trafficata, con strade affiancate da marciapiedi puliti, prati inglesi e aiuole fiorite, sulle quali si affacciano splendide ville con alberi secolari. Il sobborgo fu costruito dagli inglesi come sede del governo e zona residenziale per i funzionari di sua Maestà al tempo dell’Imperialismo. Oggi è sede del governo federale e di molte ambasciate.
All’interno della città, il ceto medio abita in zone residenziali circondate da alte mura con filo spinato e cancelli di accesso sorvegliati da guardie. Dall’altra parte della strada, vivono ammassate le persone del ceto basso che al mattino vanno a lavorare nelle case dei ricchi.
Si vive tutti insieme, molto vicino ma anche ben distinti. Il sistema della divisione in caste aiuta a segnare il confine delle appartenenze. Benché per legge siano state abolite, sono ancora molto radicate nella cultura indiana induista.
Per lasciare la metropoli attraversi quartieri in cui le mucche pascolano liberamente e i bambini malnutriti chiedono l’elemosina ai semafori. In altri vedi persone che dormono nello spartitraffico e altre che con sgangherati carretti trasportano enormi quantità di merci, il tutto in un caotico e familiare modo di vivere. Poi arrivi alla periferia e trovi un rione con grattacieli di nuova costruzione, belli ed eleganti. Con strade pulite e ordinate in cui hanno sede molte multinazionali dell’informatica, nelle quali lavorano molti giovani indiani istruiti.
Il tasso di alfabetizzazione si attesta intorno al 75%, con grande disparità tra zone rurali e città.
Per il governo non è facile convincere le famiglie, soprattutto le più povere, che l’istruzione può essere lo strumento migliore per l’emancipazione della persona. Vi è l’idea che una volta istruiti i giovani lasciano la campagna, privando le famiglie della manodopera necessaria per il loro sostentamento. Per indurre i genitori a mandare i bambini a scuola, è stato di grande efficacia il pasto che le mense scolastiche statali distribuiscono gratuitamente ogni giorno agli allievi. Con questo espediente il governo spera di dare a tutti i bambini la possibilità di avere un’istruzione.
Oltre alle contraddizioni socio economiche l’India è un paese con una storia millenaria. E’ ricca di monumenti e siti archeologici di rara bellezza che spesso sono tutelati dall’UNESCO, come il Taj Mahal una delle sette meraviglie del mondo.
L’India è anche un insieme di fedi e culti religiosi diversi. Il governo centrale non riconosce ufficialmente nessuna religione di Stato e dà a ogni credo la stessa tutela e dignità. La maggior parte degli indiani è induista, una religione molto libera, in cui ogni credente pratica la sua fede a seconda della sua sensibilità. Oltre ai molteplici templi induisti è facile imbattersi in moschee, templi Buddisti, templi Sic e chiese cristiane. La convivenza di tutte queste religioni non è sempre facile, ma nel suo insieme crea una ricchezza spirituale unica nel mondo. E’ un insieme di culture e tradizioni che si confrontano e si tollerano, ma a volte si contrastano e si discriminano. Ma, alla fine si vive insieme, nel bene e nel male, coscienti che tutti si è parte dell’umanità.
E’ difficile raccontare tutto quello che ti lascia un viaggio in India, perché ti entra nel profondo, nella parte più intima della tua anima ti senti cambiata, non sai descrivere come, ma sai di non essere più quella di prima.
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