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Per far crescere la Comunità

IL PROGETTO

Accoglienza, integrazione, inclusione, comprensione, rispetto, tolleranza, conoscenza reciproca, interculturalità, parità.
Ognuna di queste parole cela significati profondi e azioni necessarie. Ognuna di queste parole fa parte della filosofia del progetto Erostraniero fin dalla sua nascita, nel 2010.
Viviamo in un mondo sempre più connesso. Con un click abbiamo la possibilità di raggiungere quasi ogni angolo di questa Terra ed entrare in contatto con milioni di individui. Possiamo interagire nei modi più disparati con persone che sono a migliaia di chilometri di distanza, che vivono in città, stati e continenti diversi, in fusi orari opposti al nostro. Ma nonostante ciò siamo spesso lontani da chi invece ci circonda fisicamente, talvolta fino ad averne quasi timore. Erostraniero e i numerosi volontari che gravitano intorno a questo progetto accolgono l’altro sempre con un sorriso, cercando di abbattere le barriere di una società che troppo spesso guarda di traverso coloro nei quali non riesce a riflettersi per differenza di colore, lingua, cultura, religione o abitudini.
Gli obiettivi che Erostraniero si pone non sono solo legati all’insegnamento della lingua e della cultura italiana. Erostraniero non si rivolge solamente agli stranieri, come in un rapporto monodirezionale in cui c’è chi fornisce nozioni e chi deve apprendere. Erostraniero vuole invece favorire lo scambio, in un circolo propositivo di interazioni che possano arricchire tutti, italiani e stranieri, uomini e donne, volontari e studenti, grandi e bambini, mirando ad una comprensione reciproca. Il progetto, nato per fornire nozioni di lingua italiana agli stranieri, si è corredato negli anni di iniziative che hanno sempre trovato terreno fertile e che sono state accolte con euforia da volontari e corsisti. Mi riferisco ai corsi di cucito e ai corsi Donne a pedali che permettono agli allievi (generalmente donne straniere) di acquisire competenze in un contesto informale ed amichevole e che al tempo stesso favorisce la socializzazione e l’interazione. Erostraniero si impegna anche a supportare le donne con servizi gratuiti di baby-sitting ed attività come Nati per leggere, che permettono alle madri di poter partecipare ai corsi senza impedimenti e ai bambini di vivere un momento di gioco e di svago, affinché tutti siano coinvolti con entusiasmo e calore.
Negli anni Erostraniero si è distinto per la sua costante crescita, divenendo un servizio di fondamentale importanza per la comunità. Vi è accoglienza, che porta con sé ospitalità, soccorso e asilo. Vi è integrazione, che necessita sempre di trasformarsi in inclusione, pena la ghettizzazione che spesso respiriamo nei quartieri di molte città, e che fa nascere il rispetto, la parità, la libertà. Vi è ricerca attiva e concreta di strumenti che possano
possano favorire uguaglianza, equità e giustizia.
Erostraniero opera in prima linea per fornire ai propri studenti e alle proprie studentesse gli strumenti essenziali affinché possano divenire individui sempre più autonomi e liberi di operare le proprie scelte nelle comunità nelle quali si trovano o in cui scelgono di vivere.
Viviamo in un periodo storico complesso: da un lato l’uomo ha raggiunto vette scientifiche e tecnologiche che fino a qualche decennio fa avremmo chiamato fantascienza; dall’altro ci ritroviamo ancora a dover fare i conti con catastrofi, guerre, conflitti, prevaricazioni, disgrazie. Le conseguenze di tutto ciò le vediamo con i nostri occhi, le possiamo toccare con mano. Abbiamo accolto afgani e ucraini in fuga dalla guerra e da situazioni politiche che si beffano dei diritti umani. Accogliamo migranti che lasciano la propria patria per mancanza di lavoro, di cibo, di acqua, per condizioni climatiche sempre più avverse ed imprevedibili.
Tutto ciò che l’uomo fa e tutto ciò che accade nel mondo ha delle conseguenze inevitabili e troppo spesso a pagarne lo scotto sono popolazioni svantaggiate, che vivono in condizioni precarie, di instabilità e insicurezza.
Non possiamo di certo cambiare il mondo o sanarlo, ma possiamo e vogliamo impegnarci affinché chi arriva nel nostro territorio possa sentirsi accolto e al sicuro, parte di una comunità che tende la mano indipendentemente da chi siamo.
“Quando si avvicina uno straniero e noi lo confondiamo con un nostro fratello, poniamo fine a ogni conflitto. Ecco, questo è il momento in cui finisce la notte e comincia il giorno.”

Paolo Coelho
Nicole Cedroni
segreteria per il raccordo tra progetto e giornale

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