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Carpi con Boyarka. Patto di Amicizia e Collaborazione

Noi Ucraini qui da voi riusciamo finalmente ad aver pace

di Raffaele Facci

Carpi, sala del Consiglio comunale. Venerdì 5 aprile.

Alle 16.30 è il momento della stampa Oltre ai giornalisti sono presenti i rappresentanti della associazione Mriya [sogno] da sempre sostenitori e animatori della amicizia tra Carpi, Boyarka e la Ucraina.

La proiezione sopra al sindaco di Carpi, Alberto Bellelli, con i tre ospiti Oleksandr Zarubin, Olena Polivanova e Alina Hryhorieva recita:

Patto di Amicizia e Collaborazione tra la Città di Carpi e la Comunità Territoriale Urbana di Boyarka.

Sta parlando il sindaco di Boyarka, la città ucraina che ha stretto il Patto con Carpi, Oleksandr Zarubin.

Sottolinea il valore per gli ucraini del sostegno da una nazione europea forte come l’Italia. La speranza di poter essere presto parte della Unione Europea.

C’è una domanda sulle scuole da parte di un giornalista: continuano gli studenti a seguire le lezioni?

Sibila una sirena di allarme, sembra provenire da un cellulare, subito silenziato.

Correre nei rifugi sotterranei. Forse stanno già bombardando. Si, la scuola continua, ma sottoterra. Noi Ucraini, giunti in Italia dormiamo. Finalmente!” Spiega il sindaco.

 

Le sirene di allarme? Quante volte in una settimana?” Chiede un giornalista.

Il sindaco guarda il ragazzo che traduce, poi si rivolge all’interlocutore:

Più o meno dieci volte al giorno”. Dice in ucraino, subito tradotto per visi compresi.

Il sindaco di Carpi, Alberto Bellelli, sottolinea la fraterna amicizia, la sollecitudine nella collaborazione, con il pensiero rivolto all’oggi e al domani per la ricostruzione. Chiede per bisogni, necessità particolari.

Avremmo bisogno per possibilità di cure rivolte a bambini con problemi alla vista”. Si arresta Zarubin sindaco di Boyarka poi completa facendo notare comunque come, sul territorio, le necessità dovute ai bombardamenti ed alle distruzioni della guerra si estendano a ospedali, scuole, asili, ponti”.

L’incontro nella sala del Consiglio termina con i doni offerti dal sindaco Bellelli. Oltre ai gagliardetti del Comune di Carpi i prodotti tipici locali, in particolare l’aceto balsamico del Comune.

Esco. Mentre prendo un caffè racconto delle sirene, del far scuola nei sotterranei. alla barista. Mi vengono alla mente altre situazioni, racconti di vita quotidiana resa estremamente precaria. Come la ragazza che, vivendo da mesi la maggior parte del tempo sottoterra, usufruisce dell’acqua razionata, in pratica, solo per bere.

Richiesta per una intervista, risponde: “Solo se posso fare una doccia!” La barista mi guarda: “Mah! Noi qui non ci rendiamo conto. Siamo dei fortunati, privilegiati”.

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