“Rosina vai alla scuola di EroStraniero”. Avere le parole per esprimermi, quelle per capire gli altri
Qualcuno aspetta me ed io aspetto loro
di Rosina
Vengo dal Ghana e sono a Carpi da circa vent’anni.

Ho passato anni a fare le pulizie in una ricca famiglia , io arrivavo e loro se ne andavano al lavoro, le parole che ho imparato erano: pulire, lavare, stirare, pavimenti, bagno, cucina, vetri, spolverare.
Finita la mia giornata di lavoro tornavo a casa sfinita ed a malapena riuscivo a fare la spesa.
Non parlavo mai con nessun italiano e quelle poche volte che mi capitava facevo finta di capire, liquidavo la conversazione con un sorriso che, appena girato l’angolo, si trasformava in una smorfia di avvilimento.
Tre anni fa per motivi di salute non ho più potuto lavorare , in compenso ho iniziato a frequentare il Servizio Sociale, i Patronati ed uffici vari. Devo dire che sono sempre stati disponibili ma io non riuscivo a dire le mie ragioni ed a comprendere fino in fondo le loro.
Un giorno la mia assistente sociale sfinita da questa pesante incomprensione mi ha detto “Rosina perché non vai alla scuola d’italiano?”. Lì per lì non mi sembrava quello di cui avevo bisogno ma, vista la sua insistenza, mi iscrissi.
Purtroppo o per fortuna la classe in cui fui inserita era già molto avanti con il programma ed io non capivo niente. Visto il mio disagio gli insegnanti decisero di affiancarmi ad una insegnante alle prime armi.

L’entusiasmo degli inizi ci contagiò e nel giro di qualche mese tutto intorno a me divenne più chiaro e comprensibile.
Capii l’importanza di avere le parole per esprimermi e quelle per capire gli altri.
Da quel momento ad ogni conoscente ghanese appena arrivato in Italia, consiglio caldamente d’ iscriversi alla scuola d’italiano. Mi sono anche proposta come mediatrice all’interno dei corsi in cui sono presenti.
In questo modo aiuto la mia insegnante a comunicare con loro e viceversa.
Negli ultimi tempi sono diventata un po’ la referente per i neoarrivati dal mio paese: li accompagno negli uffici per i documenti e nei luoghi della città importanti per poterci vivere.
Questa cosa ha dato un senso alla mia vita da pensionata, c’è qualcuno che aspetta me ed io che aspetto loro.

2 risposte a ““Rosina vai alla scuola di EroStraniero”. Avere le parole per esprimermi, quelle per capire gli altri”
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Ti apprezzo moltissimo, Rosina, sei più italiana di tanti italiani e sei totalmente mondialista. Io sono un vecchio insegnante pensionato ed uso le armi della cultura; ho solo quelle che Dio mi ha dato. Mia moglie Paola,letteralmente, vive per l’istruzione agli immicgrati nonché alla loro assistenza. Dio vi benedica.
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